La cervicale è la parte della colonna vertebrale superiore che sostiene il capo ed è composta da sette vertebre. Per varie cause, spesso questo tratto si infiamma, provocando dolori che si estendono fino alla testa o alla schiena, generando diversi sintomi e disturbi. La cervicale infiammata è frequente soprattutto dopo i 45 anni e il dolore da lieve a moderato può durare anche per anni. Leggi per scoprirne i dettagli!
I sintomi della cervicale infiammata riferiscono solitamente un forte dolore al collo (che può irradiarsi alle spalle, braccia, fino alle mani), mal di testa, dolore alla fronte e sopra gli occhi, scricchiolii durante il movimento del capo, mancanza di forza nelle braccia.
Di solito la cervicale è accompagnata da vertigini, nausea, perdita di equilibrio e problemi all’udito (ronzio). Colpisce maggiormente al mattino dopo l’immobilità notturna. Un po’ di esercizio fisico è ottimale per evitare dolori e contratture. Infatti, lo sport aiuta a scaricare la tensione che solitamente si concentra nella zona cervicale (provocando disagio, dolori muscolari, mal di testa e nausea).
Le cause di una cervicale infiammata sono numerose: predisposizione familiare, postura sbagliata, colpo di freddo, stress, sedentarietà, fratture ecc. Nei casi di stress cronico, scorretta alimentazione o eccesso di sedentarietà, è possibile che si riduca la quantità di massa muscolare, predisponendo a disturbi e infiammazioni.
Il rimedio principale è cambiare le cattive abitudini con esercizi fisici e massaggi periodici. È importante utilizzare materassi e cuscini adatti, non stare fermi troppo tempo davanti al PC (alzarsi ogni tanto, far ruotare e flettere il collo per sciogliere le tensioni, tenere il monitor a circa 50-70 cm di distanza dagli occhi), evitare di stressarsi e guidare in posizione corretta.
Nei casi più dolorosi si consiglia l’uso dei farmaci. In alcuni casi può essere necessaria anche una visita neurologica per vedere la compressione delle radici nervose e del midollo spinale. Inoltre bisogna sottoporsi a una radiografia e poi TAC o risonanza magnetica. Nella fase acuta possono essere somministrati analgesici e miorilassanti. Consigliate anche la fisioterapia e le terapie termali.